martedì 4 ottobre 2011

Cercasi coraggio per decisione importante

La domanda di questo ultimo periodo è: "Quale università scelgo???"
Domanda banale e scontata per molti ragazzi che già hanno programmato tutto della propria vita e che non vedono l'ora di tuffarsi in qualcosa di nuovo! Devo ammettere che è un'idea allettante il cambiamento, soprattutto perchè sai ciò che lasci.. Ma diventa spaventoso non sapere ciò che troverai! Quali nuove situazioni dovrò affrontare e quante novità mi riserverà il futuro?  Beh... La mie domande sull'argomento ''università'' sono ancora senza risposta.

Il tempo scorre. Siamo già ad ottobre. A giugno faccio l'esame di Stato. Ma va bene. Va tutto alla grande! Devo solo imparare a rilassarmi... C'è ancora tempo, no? Invece no! Tempo non ce n'è più!!
So scrivere, anzi adoro scrivere: faccio lettere?? Per poi fare cosa?? La professoressa?? Sarei una povera precaria, senza possibilità di lavoro per anni e mantenuta a vita dalla mia famiglia. No, non voglio essere un peso, voglio l'indipendenza economica. La giornalista?? Sarebbe bellissimo, davvero. Il mio sogno! Ma a che prezzo?? Le possibilità lavorative sono scarse. Diventi giornalista con contratto indeterminato solo se fai il lecchino o se sei figlio di un politico o di un giornalista affermato. Beeene!
Mi iscrivo a giurisprudenza?? Sarebbe interessante. Mi potrebbe piacere. Ma poi che faccio, mi accodo a tutti gli altri milioni di laureati in legge che cercano lavoro?!
Resta medicina (nei miei pensieri, si intende. Ho escluso tutte le altre facoltà).
Interesse per la materia?  Tanto, direi! Ho sempre pensato a questa università.
Possibilità lavorative?  Migliori che per lettere e giurisprudenza.
Anni di studio?  Tanti, fin troppi (ma su questo potrei sorvolare).


Che il countdown abbia iniziooo!!!

6 commenti:

  1. guarda io penso che uno debba scegliere seguendo solo ed esclusivamente le proprie inclinazioni e aspirazioni. fare una facoltà che non ti piace è veramente una cosa pesantissima! Vedo una mia cara amica che ha scelto la facoltà dei sogni dei suoi genitori, ed è tanto tanto indietro!

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  2. Sono d'accordo con te, Isabel, ma è la possibilità di lavoro che mi spaventa. :(
    Grazie comunque! ^^
    Accetto sempre volentieri i consigli.
    Spero mi portino fortuna!!

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  3. Ciao Rama!purtroppo è vero, fare quello che piace non sempre porta a una vera gratificazione...una mia amica, che era tra le migliori della classe,si è laureata con lode in filosofia e adesso come tanti altri è in coda aspettando un posto da insegnante...mentre chi era meno dotato di lei e magari ha fatto architettura o ha un'impresa di famiglia prende molti più soldi di quelli che potrebbe mai prendere lei neanche se entrasse di ruolo...quindi è giusto che pensi anche all'aspetto economico. D'altro canto in Italia giornalisti e scrittori esistono ancora, quindi vuol dire che qualcuno ce la fa ^^ alla fine quella che può decidere sei solo tu...un abbraccio e grazie di commentare sempre

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  4. come ti capisco (anche se ahimè, c'è una bella differenza di anni e la mia scelta l'ho fatta e mi sono pure laureata...da un po'!). La scelta della facoltà è importantissima, perché resterai china su quei libri per anni e ti deve piacere la materia su cui perderai le tue notti. Nello stesso tempo capisco il pensiero di investire in una laurea che poi ti dia un futuro. Io ho scelto lettere. Mi sono laureata con lode. Lavoro in una grande holding romana. Il mio sogno resta scrivere. E lo faccio con soddisfazione nel mio blog (ma non è come pubblicare un romanzo, ovvio!). Segui il cuore e non la testa. Il miraggio dei soldi non ti darà la spinta a studiare. La passione sì.

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  5. Guarda sul discorso lavoro l'unico sbocco sicuro lavorativo è medicina, se intraprendi tale facoltà con anche 3 anni di studio ti laurei e trovi immediatamente lavoro con uno stipendio molto allettante... Ovviamente deve piacerti, interessarti e prenderti... E non pensare al tempo che scorre, pensa al tuo futuro e ciò che desideri realmente! Non perderti in un stupide domande, cerca le risposte!

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  6. Segui il cuore, sempre. Al lavoro penserai dopo: magari, dopo l'ennesimo "le faremo sapere" , dirai "ah, se avessi fatto..." , però meglio avere questo tipo di pensieri che rimpiangere di aver rinunciato ai propri sogni. Anche perché non è detto che se scegli la facoltà che dà più sbocchi troverai subito lavoro, anzi. La situazione è in continuo mutamento e magari, nello stesso settore dove oggi il mercato è saturo, fra 5 anni ci sarà molta richiesta. In bocca al lupo!

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